Equipaggiamento Invernale: alpinismo classico
Description
Condivido, senza alcuna pretesa di perfezione o valore universale, la mia personale esperienza, mostrando attrezzature e vestiario utili per gestire in ottica autosufficiente un paio di giorni in ambiente alpino invernale.
Con alcuni limiti che mi sono imposto, fornisco anche le motivazioni legate alla presenza della maggior parte del materiale.
Come sentirete, alcune abilità sono mutuate dall'esperienza e chiunque fosse interessato ad approfondire gli argomenti è invitato a contattare la sede CAI più vicina che abbia annessa una scuola di alpinismo. Meglio imparare la materia da persone competenti....
Tags: equipaggiamento invernale,ambiente alpino invernale,indumenti tecnici,scarponi da alpinismo,piccozze,ramponi da ghiaccio,antibot,anti zoccolo,pile,Meraklon,guscio,goretex,vestirsi a cipolla,alpinismo,neve,ghiaccio,montagna,racchette da neve,chiodi da ghiaccio,cordino di svincolo,corda dinamica,autosufficienza,survival,outdoor,moschettoni,rinvii,nuts,friends,corda randò,progressione in conserva,recupero da crepaccio,manovra di autoarresto,fungo di veve,abalakov
Video Transcription
grazie di essere qui con me oggi mi è stato chiesto di spendere due parole sull'equipaggiamento invernale concetto molto ampio che oggi esplicitò prendendo come spunto è l'attività che mi vede impegnato con mio figlio ed è ritrovato gruppo di alpinismo classico non ho alcuna presunzione di completezza e per evitare che qualcuno si faccia male per emulazione o uso improprio di ciò che potrò dire non fornirà dettagli sull'utilizzo specifico delle attrezzature ne darò indicazioni sulle manovre ricorda sulle tecniche di progressione di assicurazione di recupero da crepacci questo perché penso che queste abilità si devono acquisire sotto la guida di persone competenti quindi suggerisco di contattare la sezione cai più vicina che abbia messo a una scuola di alpinismo e adesso veniamo alla data del giorno cioè quale attività invernale ti riferisci
e mi riferisco all'alpinismo classico quindi vi alpine su misto traversate con racchette da neve o con catene a menti di cime tramite ghiacciai compossibili pernottamenti in bivacchi dunque proprio per la varietà delle uscite presenterò molta attrezzatura
ma vorrei che fosse chiaro che non ce la portiamo dietro ogni volta la scalabilità vorrà nelle scelte e occorre capire perché che cosa potrà servire cosa rappresenterà un peso inutile e per quale motivo esprime un pensiero così scontato
lo faccio solo per evitare che qualcuno scriva la solita battuta sul fatto che tutto il materiale che presento potrebbe servire per una spedizione sull'everest è solo questo il primo elemento è uno zaino idoneo attività alpi impermeabile e dotato riporta materiali più o meno tra i 35 40 litri di capacità direi dotato di cerniere laterali per l'accesso rapido e stringhe di compressione che sono utile ridurre l'ingombro o quando lo zaino non è non è pieno passando alle attrezzature qui abbiamo allora scarponi rigidi tecnici comodi ma soprattutto della giusta misura e devono essere approvati con le calze loro utilizzo prima dell'acquisto poi eccoli qua le ghette che impediscono a neve o acqua ad infiltrarsi all'interno degli scarponi e proteggono i pantaloni dalle punte dei ramponi che molto facile raffinarsi pantaloni mentre si progredisce dunque queste sono racchette da neve e le bacchette delle scopi che questi qui sono i ramponi da ghiaccio giusto per questi occorre far attenzione fase d'acquisto che si erano muniti di anti zoccolo le torte anti bot tecnicamente parlando e servono ad evitare che la neve si accumuli tra i denti e la suola e impedendo la presa se questo accade al posto di ramponi ci si trova con delle slitte i piedi dunque questa poi c'è la fee cozza un'unità di becca e paletta per gradi nare e infine abbiamo una sonda e la pala ecco qui gli scarponi e la protezione delle ghette abbinati a racchette bacchette telescopi che sono lo strumento più efficace per lunghi spostamenti sulla neve quindi asciutti uguali nessun congelamento e dunque già scuole se ne trovano per tutte le tasche mi permetto di suggerire l'acquisto di quelle munite di cricchetto con dispositivo di sgancio rapido e molla di battuta da usare durante le progressioni in salita oltre 27 gradi di pendenza i sacri testi dell'alpinismo classico suggeriscono di procedere con i ramponi in questo contesto la piccozza la presenza
alcun dubbio un elemento di sicurezza che non va assolutamente sottovalutato e quando la pendenza invece più sostenuta in cui intendo oltre 45 gradi spesso 12 picozzi in appoggio aiutano mentre per pendenze superiori a 50 gradi si ricorre la tecnica definita più e le passioni che saluta due piccozze la picozza va a sostituire quindi vasto accini su forti pendenze e si dimostrano elemento indispensabile in caso di scivoloni dove necessario effettuare la manovra di auto resto con la becca le immagini che vedete scorrere rendono l'idea di cosa possa fare una buona picozza porchera si sappia usare e tenete presente che questo del filmato in ambiente controllato e si tratta di un esercizio la situazione sul campo potrebbe essere più drammatica per questo motivo certi attrezzi non possono assolutamente mancare le piccozze servono anche per predisporre ancoraggi a corpo morto e utili ad esempio per predisporre punti di aggancio per paranchi e la picozza tono ter anche per cose più frivole in questo caso come supporto per apparecchi fotografici per falsi autoscatti o foto di gruppo in questo caso sono ricorso un minimo di fai da te e ho reperito una vite a passo fotografico assieme un dado ho creato un foro in un tubo di plastica ed ho fissato inverno filettato e quando voglio scattare delle foto e incastro il tubone la belga abito la compatta costo di questo crocco 20 centesimi di euro e dieci minuti di lavoro non di più la son della pala servono per le operazioni di soccorso ma non solo in caso di improvviso mal tempo e assenza di ricoveri fissi con la sonda si verifica lo spessore del manto nevoso e quindi la palla permette di scavare un riparo di fortuna o realizzare un quiz c'è un riparo di cui già parlato in un precedente video la parte la realizzazione di rifugi in ambiente controllato durante le esercitazioni in trent'anni di attività all'aperto non è mai capitato di dover ricorrere a questo espediente ma comunque rimane sempre una possibilità molto reale qui ho raccolto bussola altimetro una carta topografica 25 milan e mi orologio multifunzione in grado di operare come t m barometro e bussola dunque la l'utilità di questi oggetti è ben nota è ma esistono comunque diverse scuole di pensiero su questi dispositivi e noi non sempre li utilizziamo diciamo che la nostra compagna di cordata porta sempre con sé un bel gps anno del vero è tornato utile su un ghiacciaio quando è sentita la nebbia
lo strumento ci ha fatto percorrere comunque ritroso lo stesso percorso computer andata io non saprei usare ma lei aveva impostato bene ha funzionato molto molto egregiamente dunque qui abbiamo una corda nando da 30 metri è una mezza corda da 60 metri da 8,2 mm un po di cordini il cordino di svincolo le fettucce un imbrago un po di moschettoni concluda ghiaccio o di rinvii dei friends e dei nat qui mi devo ripetere
deve essere chiaro che questa attrezzatura o parte di essa è utile e quindi la si porta invaso all'uscita prevista cioè solo quando si prevedono percorso ghiaccio e misto lungo passaggi esposti qualora sia necessario proprio dire in conserva e oppure sia necessario allestire soste piazzare corde fisse che so io su fissa la possibilità di dover effettuare manovre di auto assicurazione anzi realizzare paranchi per interventi di recupero da crepaccio predisporre discese in doppia ricorrendo ad esempio il metodo aba la cover famigerato fungo di neve al di là di questo mero elenco no che ha inteso a giustificare almeno in parte la presenza del materiale del gruppo sono perfetta conoscenza delle manovre delle tecniche che ho indicato e le sana mettere in pratica anche perché l'approssimazione in montagna specie quindicenne invernali metterebbe in taglio la vita delle persone non può aver ancorato alla massa di materiale ma se non lo sa usare e non serve assolutamente a nulla tutta questa ferramenta quando è compresa nella dotazione agganciata l'imbrago pertanto non occupa certo del poster lo zaino escludendo ciò che è strettamente individuale su tutto quello che sarà di uso comune è suddiviso equamente tra i membri del gruppo perché un bel peso si fa sentire specie dopo ore di camminata in quota diciamo che solo quando il primo di cordata apre la via che deve essere protetta prende in carico il materiale che ritiene utile per attrezzare il percorso la corda quella lunga 60 metri che pesa non tanto ma pesa quando non si legati in conserva la si porta a turno sul groppone capitolo vestiario oggetti di varia utilità dunque qui si cela coperta termica è questa serve per coprire un eventuale infortunato oppure come blando isolante per un hotel ghiaccio e in un rifugio improvvisato per fortuna non abbiamo mai utilizzata poi quasi la crema solare liquida protezione 50 e io chieda ghiacciaio questi provengono sia le ustioni che lo sta mia da neve per intenderci con lo sta mia da neve non si vede più niente ma dico niente assolutamente niente a questo si aggiungono dolori e la crema c'è un intensa come se avesse costantemente della sabbia negli occhi si dovessero per degli occhiali e potrebbe anche capitare per un volo per distrazione è necessario realizzare almeno una mascherina come quella che ho fatto costruire a mio figlio durante un'esercitazione all'inizio della primavera scorsa sul nevaio sicuro e se il caso sacrifica anche una striscia di mappa di salvaguardare la vista mi raccomando nello zaino è sempre opportuno avere indumenti di ricambio e special modo per quanto riguarda berretti calze e guanti se ne parla poco e lo so ma ii gene specifico cui si è abituati nella vita da civili chiamiamolo così passa in un secondo piano
di fatto sovente l'acqua disponibile appena sufficiente tanto per idratarsi e per un paio di giorni si deve fare a meno di pulizie profonde e o cambi d'abito e quindi l'odore di umanità che si respira nei vivaci oppure in auto rientro fa parte del gioco beninteso è questo è una cosa da mettere in conto e dunque si non mi dilungo su una ricetta dei fazzoletti di carta o di un piccolo rotolo di carta igienica ma se si dirigono di intestino la loro utilità verrà presto alla luce per quanto riguarda il vestiario vero e proprio negli ultimi anni la tecnologia devo dire che è migliorato di molto la qualità dei tessuti sia naturali che sintetici comunque a di là delle preferenze personali classico consiglio per un periodo invernale è quello di vestirsi a strati oa cipolla con e si dice no scegliendo opportunamente i materiali e dunque per fare un esempio possiamo usare pantaloni tecnici elasticizzati più eventuali leggins termici per la parte alta del corpo direi un primo strato a contatto con la pelle di cotone o meraklon che un tessuto sintetico il secondo strato boss termo geni cita formato tessuto in cotone o lana un terzo strato che offre un buon isolamento termico che può essere un paio similare e poi quanto strato impermeabile antivento e normalmente in gore tex e qui uno si fa un modo per comprarsi un guscio direi nessun indumento aggiuntiva non lo zaino e abbiamo tutto addosso proprio per questo è sempre bene non farsi prendere dalla pigrizia via via a spogliarsi
la seconda delle condizioni climatiche dell'attività fisica si riduce un po l'odore che possono vendere gli indumenti man mano che si sudano perché anche comunque in inverno camminando sulla neve o scalando si suda parecchio il sacco a pelo non sempre indispensabile motivi vacchi sono forniti di coperte e materassi si dorme anche vestiti in genere e per conoscere la dotazione del bivacco mi informo sempre al cai di competenza no è solo su giustizia il rischio di una notte in rifugi provvisori di emergenza allora mi porto ci portiamo dietro sacco a pelo e questo però sappiamo benissimo occupa parecchio spazio nello zaino ha comunque se non se ne può fare a meno e si sacrifica lo spazio non c'è da fare in questa sezione voglio includere anche il casco troppe ne fanno a meno perché pensano di essere immune infortuni o perché si vergognano un incidente alla testa un trauma è sempre dietro l'angolo e può capitare qualunque cosa è meglio avere il casco che che rimpiangere poi la salute più avanti la torcia frontale deve essere sempre presente perché spesso c'è il rischio di rientrare al campo base aggiungere arrivato all imbrunire e nei bivacchi di solito tranne alcune rarissime eccezioni non c'è energia elettrica proprio per questo se sappiamo dove pernottare una candela stearica per gruppo l'abbiamo sempre questo serve ad avere una fonte luminosa notturna costante specie durante la cena e questa formazione mi porta a parlare del capitolo cibo la questione cibo era portata la durata di riuscita al peso che si vuole sostenere alle reali necessità personali comunque è un aspetto estremamente soggettivo
se si pernotta le alte quote in genere e il cibo non è facilmente digeribile personalmente maggio pochissimo sopra i 3mila e 500 metri ma che non faccio testo ok se riuscite a ben pianificata non rimaniamo in bivacco pg una notte si può indicativamente stimare che per un giorno servano più o meno mezzo kg di gas e circa 750 grammi di vivere a testa per vivere intendo zuppe tortellini secchi da fare in brodo per cena con un brodo vegetale o di terra e quello che si vuole garrett e dolci e salate bustine di tè cioccolata per colazione spuntini con pernotto e si deve prendere in considerazione la necessità di thermos pentolini bicchieri di metallo fornelletto posate è insomma è altro peso e ma sempre suddiviso comunque tra i membri del gruppo meno che uno non abbia intenzione di farsi una scalata in solitaria buon per lui lungo il thermos è sempre colmo di tè caldo per la notte era avvocato al mattino per la giornata perché qualcosa di caldo veramente quando fa freddo soprattutto in montagna e fa sempre molto molto piacere e questo è un suggerimento personale però non è detto che faccia testo secondo la neve con il fornello per avere una scorta di acqua in genere lungo una bustina di sali minerali perché la neve sciolta e come acqua distillata e non fa propriamente bene va bene adesso finisco con il pronto soccorso
questa è una piccola sacca da pronto soccorso che contiene bende cerotti pharma civili necessità è ormai conosciamo le nostre esigenze individuali nessuno manifesta intolleranza specifiche quindi io porto analgesici e antidolorifici antistaminici corticosteroidi a basso dosaggio e alcune monodosi di collirio e comunque a parte il nero un po di mal di testa non c'è stato di altre utilità
ma la sfiga non si annuncia quindi un pacchetto per il tuo gruppo lo portiamo sempre
quindi ripeto è a meno che non siate dei medici evitate il fai da te alcuni farmaci hanno effetti collaterali potenzialmente letali sedili predisposti quindi occhio alla pelle e con questo concluso vi ringrazio per l'attenzione e vi do appuntamento al prossimo io
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bang9x21
Bushcraft, woodcraft, scoutismo, trekking, escursionismo, esplorazione, tecniche di base per la vita all'aria aperta e per l'autosufficienza, indicazioni su l'utilizzo di strumenti, attrezzature e armi. Alimentazione tradizionale, autoproduzione alimentare, conservazione e trasformazione dei cibi.
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